Dare una definizione precisa di autostima non è semplice: si tratta di un costrutto trattato da tanti studiosi che di volta in volta ne hanno messo in rilievo diversi aspetti. In generale, possiamo dire che si tratta di un senso soggettivo e duraturo di auto approvazione rispetto al proprio valore personale: ciò incide su quanto ci sentiamo capaci di affrontare le sfide quotidiane della vita.

Anche se a volte le persone pensano che l’autostima sia qualcosa di immodificabile, in realtà è dinamica e si evolve in base all’influenza di fattori interni, come le caratteristiche di personalità, e di fattori esterni, cioè le situazioni che viviamo e le persone che incontriamo.

L’autostima nei bambini è in continua evoluzione e si forma a partire dalle relazioni con gli adulti significativi, quindi quelle figure che ricoprono un ruolo importante per lui, come i genitori, i nonni o gli insegnanti. I messaggi che questi inviano, contribuiscono a costruire (o meno) un’immagine di sé degna d’amore e di fiducia che renderà il bambino capace di affrontare ogni situazione, specialmente quelle in cui sarà solo, come a scuola o con gli amici.

Vediamo insieme quali sono i messaggi che facilitano lo sviluppo di una buona autostima nei bambini.

Messaggi positivi rispetto all’esistere

La più grande fonte di amore e autostima è sentirsi accettati per quello che siamo, senza condizioni. Trasmettere il messaggio “Tu sei importante e meriti di essere amato proprio perché esisti” getta le fondamenta nella costruzione dell’autostima nei bambini. Per rinforzare l’affermazione è importante stabilire un contatto visivo e mostrare una mimica e una gestualità coerente.

Affermazioni che richiamano lo stesso messaggio sono:

  • “Sei importante”
  • “Sei unico”
  • “Sono felice di vederti / abbracciarti / baciarti…”
  • “Ti voglio bene”
  • “Sono felice di stare con te”
  • “Mi piace stare qui con te”
  • “Sono contento di giocare con te”

Anche azioni come sorridere, abbracciare, baciare, ascoltare o stabilire un contatto hanno la stessa funzione: il bambino si sente amato così com’è.

Messaggi positivi rispetto al fare e all’essere competenti

Riconoscere di aver fatto bene una cosa, rinforza i comportamenti positivi e incrementa la fiducia del bambino rispetto alle proprie capacità. Le tipologie di riconoscimenti variano a seconda dell’età ed è sempre importante trasmetterli con sincerità: ad esempio, dire al bambino che è bravo perché ha imparato ad attirare l’attenzione del genitore con il pianto quando ha il pannolino bagnato, complimentarsi perché è riuscito a comporre un puzzle, o lodarlo perché ha superato un esame.

Affermazioni che richiamano questo messaggio possono essere:

  • “Bel lavoro!”
  • “Mi piace il modo in cui l’hai fatto”
  • “Molto bene, continua così”
  • “Sei molto abile”
  • “Ciò che hai detto è veramente interessante”
  • “Grazie per essere così paziente”
  • “Sono orgogliosa del modo in cui hai risolto il problema”

Anche per questo tipo di messaggi, azioni con lo stesso valore possono essere ascoltare, parlare, aiutare, apprezzare o mandare qualsiasi tipo di riconoscimento.

Messaggi relativi al corretto modo di rispondere a comportamenti inadeguati

Come ben sappiamo, non ci sono solo situazioni positive: ogni genitore è spesso alle prese con comportamenti inadeguati che necessitano di essere modificati. In questi casi, è importante fare attenzione ad inviare messaggi chiari e soprattutto non giudicanti. Se ad un errore il bambino riceve una risposta del tipo “sei incapace” o “sei cattivo” si sentirà attaccato nella sua persona e la sua autostima crollerà.

È invece indispensabile essere assertivi e fare una critica costruttiva che sia in grado di definire il comportamento in questione e le sue conseguenze, per poi indicare una possibilità di cambiamento.

Un esempio può essere: “Non dare un pizzicotto alla sorellina perché potresti farle male. Se vuoi accarezzarla, puoi fare così”. Con i bambini più piccoli è il genitore che propone l’alternativa, mentre è importante stimolare i più grandi affinché siano loro stessi in grado di trovarne una.

In ogni caso, specie nelle situazioni negative, è funzionale mostrare rispetto, interesse nell’altro e fiducia nel miglioramento, e poi rinforzare il bambino quando ha seguito le indicazioni e modificato il comportamento.

Messaggi che non aiutano a costruire l’autostima nei bambini

In questa categoria rientrano:

  • Affermazioni giudicanti. Come abbiamo visto prima, giudicare una persona o un bambino non è mai funzionale. Una critica che contiene un giudizio diventa distruttiva e non permettere il miglioramento del comportamento inadeguato.
  • Complimenti ambigui. Affermazioni del tipo “Complimenti per questo lavoro!” detto con tono sarcastico e con un linguaggio non verbale che esprime disprezzo, contengono comunicazioni contraddittorie che non sono funzionali.
  • Messaggi del tipo” non esisti”. Frasi come “Te ne devi andare, non ti sopporto!” oppure “Se non fosse per te, oggi avremmo passato una bella giornata!” minano fortemente l’autostima del bambino se ripetute nel tempo.

Può capitare a qualunque genitore di perdere la pazienza e pronunciare frasi sbagliate ma, come ho scritto anche in questo articolo, perfino le situazioni più difficili possono essere dei momenti di apprendimento. Se ti accorgi di aver inviato un messaggio negativo, prova a rimediare: chiedi scusa per il ciò che hai detto mostrando a tuo figlio il comportamento più adeguato da tenere in queste situazioni e invia un nuovo messaggio positivo. La sua autostima ti ringrazierà!

In conclusione

La costruzione dell’autostima nei bambini è un processo in continua evoluzione che si nutre di piccoli ma importanti accorgimenti.

Vorrei concludere questo articolo con un’ultima riflessione: ogni genitore vuole il meglio per i propri figli, ma in quanti li ascoltano veramente? Quanti li spronano a fare ciò che è più nelle loro corde? L’autostima cresce anche in base al numero di esperienze positive in cui il bambino riesce a impegnarsi e a raggiungere i propri obiettivi: quindi, tra i tanti impegni, facciamo spazio anche ad attività che a loro piacciono. Se vuoi approfondire questo tema, leggi questo articolo!

Spero di esserti stata utile, se hai dubbi o incertezze, contattami qui.

Lisa BellaspigaPsicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

[Fonte Immagini: Pexels]

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