La cosiddetta crisi di coppia è un momento in cui i partner si ritrovano ad affrontare situazioni spiacevoli e a mettere in dubbio il loro legame. Non è detto che ogni crisi sia deleteria: spesso dai momenti di difficoltà possono svilupparsi dei cambiamenti positivi che migliorano gli individui e la relazione. Il segreto è riuscire ad individuare i segnali giusti e a gestire la situazione in maniera funzionale.
In questo articolo voglio analizzare gli elementi che portano ad una crisi di coppia e che Gottman, celebre psicologo americano, chiama i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse.
Critica
Nessuna coppia è esente da momenti negativi o da recriminazioni verso il partner, ma una crisi di coppia può iniziare quando le critiche prendono il sopravvento.
Non parliamo di una lamentela verso un comportamento specifico dell’altro, ma di una manifestazione di negatività nei confronti dell’intera persona, a livello di personalità o carattere.
Facciamo un esempio:
Lamentela: “Ti avevo chiesto di comprare il pane. Perché non lo hai fatto come mi avevi detto?”
Critica: “Perché non ricordi mai niente? Ti ho detto mille volte di comprare il pane e non lo hai fatto!”
La differenza tra le due affermazioni è molto evidente. Nell’articolo sull’assertività, ti avevo già parlato di come fare una critica costruttiva: il segreto è focalizzarsi sul comportamento target e spiegare chiaramente il proprio punto di vista. In questo caso, invece, parliamo di giudizi totali sull’altra persona che sembrano avere come unico obiettivo l’annientamento dell’altro e non la risoluzione di un problema.
Quando queste critiche diventano un’abitudine, seguono a ruota anche i prossimi elementi.
Disprezzo
Come naturale conseguenza di critiche distruttive, sopraggiunge un vero e proprio sentimento di disprezzo nei confronti del partner. Immagina di provare a risolvere un problema con qualcuno che prova disgusto per te: direi che è quasi impossibile!
Come si può manifestare il disprezzo in una crisi di coppia? Insulti, umiliazioni, ma anche sarcasmo, cinismo o semplici comportamenti come alzare gli occhi al cielo quando l’altro parla.
In una discussione fomentata dal disprezzo, lo scopo principale dei due contendenti è sminuire il partner: probabilmente tale atteggiamento è alimentato da pensieri negativi che i due covano da tempo.
Atteggiamento difensivo
Quando uno dei due attacca, il partner tende quasi sempre a difendersi. Può sembrare l’unica strada percorribile, ma in realtà non serve a risolvere il problema, anzi, ha lo scopo di riversare sull’altro tutte le responsabilità del conflitto.
A volte si assiste ad un loop in cui i due ripetono all’infinito le stesse argomentazioni: non importa se manca la logica nelle proprie motivazioni, si continua ad insistere sullo stesso punto per difendere strenuamente la propria posizione.
A livello di linguaggio non verbale potremmo avere una chiara chiusura, con braccia incrociate e sguardo di sfida. Oppure un atteggiamento opposto, con sguardo dimesso e un piagnucolio di fondo. In entrambi i casi la comunicazione è completamente bloccata.
Ostruzionismo
Quando la crisi di coppia è ormai evidente, i partner non riescono più ad entrare in contatto tra loro e capita che uno o entrambi evitino in tutti i modi di relazionarsi con l’altro. Sembra quasi che ci si trasformi in un muro: sguardo altrove, immobilismo e disinteresse per le parole di chi si ha di fronte.
A volte, ci si giustifica dicendo che il silenzio serve a scongiurare ulteriori tensioni: in realtà le accresce perché il partner le interpreta come un chiaro segnale di disinteresse.
Conclusioni
Come ti ho detto all’inizio dell’articolo, in ogni relazione possiamo avere dei momenti difficili: tuttavia una vera e propria crisi di coppia si genera quando emergono gli elementi di cui abbiamo parlato.
Se pensi che la tua relazione stia attraversando un periodo critico, prova ad analizzarla alla luce di questi fattori: coinvolgi il tuo partner e provate insieme a gestire in maniera più funzionale le vostre discussioni.
Se non riuscite ad uscire da questa situazione da soli, rivolgetevi ad un professionista per una terapia di coppia: sarà in grado di guidarvi verso la risoluzione dei conflitti.
Per avere altre informazioni, contattami qui: sarò felice di aiutarti!
Lisa Bellaspiga – Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
[Fonte Immagini: Pixabay]