Conosci la metafora della rana sorda? Ti confesso che mi ha affascinato dal primo momento in cui l’ho letta: come spesso accade, questo tipo di storie riesce ad esprimere con le immagini concetti straordinariamente veri ed interessanti!
Eccola qui:
C’era una volta una gara fra ranocchi il cui obiettivo era arrivare in cima a una gran torre. Richiamata dall’ insolito spettacolo, si radunò molta gente per vedere e fare il tifo.
Cominciò la gara ma, in realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e si sentivano frasi del tipo: “Ma che pena… Non ce la faranno mai!” E così alcuni ranocchi, sentendo questi commenti, cominciarono a desistere, sfiduciati, tranne uno, che continuava a cercare di raggiungere la cima.
Ma la gente continuava: “… Che pena!!! Non ce la faranno mai!…”
Sempre più ranocchi si diedero per vinti tranne il solito ranocchio, testardo, che continuava ad insistere. Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine la cima.
Sbalorditi e un po’ invidiosi, gli altri ranocchi vollero sapere come ci fosse riuscita e uno di questi, più curioso degli altri, si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere quella difficile prova. Non ottenne risposta: il ranocchio vincitore… era sordo!
Cosa possiamo imparare da questa metafora? Siamo tutti come queste rane! Dobbiamo solo scegliere a quale categoria vogliamo appartenere.
La categoria delle rane che abbandonano
Nella metafora della rana sorda, queste si sono fatte influenzare dal giudizio della gente: i sentimenti di pena e sfiducia hanno insinuato nella loro mente la paura di non farcela. E così si sono arrese.
Passando da questa storia alla nostra vita quotidiana, possiamo facilmente ritrovare le stesse voci in situazioni diverse come:
- La famiglia: purtroppo ci sono ambienti familiari in cui non si favoriscono la fiducia in se stessi e l’autostima.
- L’ambiente sociale e culturale: a seconda del contesto in cui si cresce, si possono sviluppare o meno delle credenze riguardo la propria autoefficacia.
- L’ambiente lavorativo: in alcuni contesti non si favorisce la crescita dei lavoratori, ma si tende ancora ad utilizzare metodi retrogradi e discutibili, come le critiche distruttive.
Nella vita degli individui che sono cresciuti in questi ambienti tossici, ogni elemento alimenta le voci che suggeriscono di lasciar perdere o di non provare nemmeno a mettersi in gioco perché tanto non si è in grado di raggiungere l’obiettivo.
La categoria delle rane sorde
La vincitrice di questa competizione ci dimostra che, lasciando da parte le critiche e i giudizi negativi si può raggiungere il proprio obiettivo.
Certo, con la metafora della rana sorda non sto dicendo che non dobbiamo mai considerare gli altri: tuttavia, abbiamo bisogno di imparare ad ascoltare di più noi stessi! O magari, possiamo scegliere di non dare più retta a tutte quelle persone che sono perennemente negative: rubano solo l’energia e le speranze di chi prova a migliorarsi!
Questa rana ce l’ha fatta proprio perché non è stata influenzata dall’ambiente circostante: è pura! Inoltre, ha espresso al massimo quella che è la sua natura: ha semplicemente fatto un salto, ma ci ha creduto più di tutte le altre.
Quindi cosa ci insegna la metafora della rana sorda?
Ogni individuo ha delle caratteristiche che lo contraddistinguono e lo rendono unico: conoscere le proprie potenzialità aumenta la percezione di autoefficacia. Tanto più pensiamo di potercela fare, tanto più riusciamo effettivamente a raggiungere l’obiettivo. In questo modo nessuno può instillare il dubbio e la paura di non riuscire nel proprio intento.
Nella maggior parte delle situazioni, le persone lavorano da sole al raggiungimento delle proprie mete: ciò vuol dire che è assolutamente necessario avere fiducia in se stessi!
Infine, sarebbe bello vivere in un mondo senza cattiveria o negatività, ma la verità è che ci sarà sempre qualcuno che ti criticherà o ti giudicherà: se impari a dare retta alla tua voce interiore, sarai in grado di neutralizzare qualunque interferenza negativa.
Quindi quale rana vorresti essere?
Se hai bisogno di un sostegno per esprimere il tuo potenziale, contattami qui: sarò felice di aiutarti!
Lisa Bellaspiga – Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
[Fonte Immagini: Pexels]