“È cambiato qualcosa tra di noi”
“Non andiamo più d’accordo come una volta”
“Sembra che si sia spento qualcosa”
Ogni coppia ha vissuto almeno una volta un periodo negativo: una relazione non è mai sempre uguale, ma si modifica con il passare del tempo e con le esperienze che i singoli e la coppia stessa affrontano. Ciò vuol dire che è assolutamente normale che l’uomo o la donna che abbiamo accanto siano diversi da quando li abbiamo conosciuti, così come noi che non siamo gli stessi di qualche anno fa.
Cosa cambia?
La passione, il romanticismo, l’euforia e tutte quelle emozioni esplosive che investono gli innamorati nei primi tempi, si trasformano in qualcosa di più profondo, stabile e calmo. La coppia inizia quindi ad affrontare situazioni diverse: si passa dalla spensieratezza delle uscite romantiche, alla gestione di una vita in comune, la casa, il mutuo, i figli… tutte esperienze che impattano sulla vita dei partner e che mettono in luce aspetti diversi di ognuno, differenti modalità per la gestione delle situazioni problematiche e fanno sì che le persone cambino i propri comportamenti.
“Quando l’ho conosciuta, ricordo che aveva sempre il sorriso stampato sul volto, sembrava che non ci fosse niente che riuscisse a turbarla. Poi ci siamo sposati, abbiamo avuto due figli e lei si è trasformata: non ride più, spesso è nervosa e stanca, i suoi occhi si sono spenti, non c’è più la stessa luce di prima. È cambiata!”
In alcune coppie questi cambiamenti impattano meno, in altre sembrano degli uragani che stravolgono tutto. È per questo che è fisiologico avere dei momenti difficili in una relazione.
Quindi, quand’è il momento giusto per rivolgersi ad uno psicoterapeuta?
Quando non si riesce più a fare un passo in avanti, quando non si trova un accordo su questioni importanti, quando non si riesce più a comunicare o quando si vuole fare un ultimo tentativo prima di prendere la decisione di lasciarsi. A volte può bastare una breve consulenza di coppia, altre volte si rende necessario un percorso più lungo.
In cosa consiste una terapia di coppia?
I due partner incontrano lo psicoterapeuta insieme e si focalizzano sulla loro relazione e sulle difficoltà che stanno incontrando: solitamente si parte dal racconto della storia della coppia e poi si affrontano tutti i momenti importanti e i cambiamenti rilevanti.
Durante la psicoterapia di coppia, i partner sono liberi di esprimere i propri pensieri ed emozioni, in un clima di accettazione e con precise regole per permettere ad entrambi di esporre il proprio punto di vista. Solo ascoltando veramente l’altro, si può riuscire a comprendere le motivazioni di taluni comportamenti.
Facciamo un esempio
G: “Ogni volta che discutiamo lui si chiude in un odioso silenzio: io parlo, ma lui non mi risponde e quando lo fa mi liquida subito con due parole. Lui mi ignora!”
F: “Passo l’intera settimana fuori casa e ne sono dispiaciuto perché vorrei stare molto più tempo con mia moglie e i miei figli. Quando ci sono delle discussioni cerco di non alimentarle perché così possiamo tornare ad essere tranquilli e sereni.”
In questo esempio possiamo vedere come uno stesso comportamento abbia una doppia chiave di lettura: per la moglie, il silenzio equivale ad essere ignorata, mentre per il marito è una modalità per ristabilire la calma. Il problema della coppia è quindi non riuscire a dare un significato comune a ciò che accade, perché restano entrambi ancorati alla propria visione della realtà: ciò avviene soprattutto quando la coppia si trova in una fase difficile del proprio rapporto, quando non si riesce a comunicare assertivamente e ad ascoltare l’altro. Il terapeuta di coppia facilita quindi gli scambi comunicativi e aiuta a mettere in luce le difficoltà relazionali di entrambi.
Quali sono gli obiettivi?
- Comprendere il punto di vista dell’altro
- Cambiare il modo di relazionarsi verso l’altro
- Modificare i comportamenti disfunzionali per ristabilire un equilibrio nella coppia
Una terapia di coppia non si esaurisce nella singola seduta, ma coinvolge gli individui anche durante la loro settimana a casa. Solitamente, vengono assegnati dei compiti che sono funzionali per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti insieme durante la seduta, come ad esempio la scrittura di un piccolo diario dove annotare pensieri ed emozioni, oppure mettere in pratica dei nuovi comportamenti già discussi insieme.
È fondamentale che entrambi i partner siano d’accordo e motivati ad intraprendere una terapia di coppia. A volte capita che uno dei due sia più restio e accetti di effettuare le sedute solo per compiacere l’altro. In questi casi si effettuano i primi incontri per dar modo alla persona di capire se mettersi in gioco oppure no e quindi si prosegue solo se è disposta ad andare avanti. Visto che si parla della coppia, i figli, se ce ne sono, non vengono coinvolti: in caso contrario si parlerebbe di terapia familiare.
Cosa ci si deve aspettare da una terapia di coppia?
Molti pensano che il fine di una psicoterapia di coppia sia far riappacificare i partner: in realtà lo scopo è comprendere cosa vuole veramente la coppia e accompagnarla verso la scelta più funzionale, che sia il ricongiungimento o la separazione.
Spero di esserti stata utile: per dubbi o informazioni contattami qui!
Lisa Bellaspiga – Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
[Fonte Immagini: Pexels]